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In questo lavoro si ripercorrono alcune possibili interpretazioni dell’ekphrasis, da quelle classiche a quelle più innovative. In primo luogo, si cerca di superare definizioni che limitano la portata delle tecniche ecfrastiche, per rivolgersi verso prospettive più ampie che inglobino funzioni finora trascurate. Per andare verso questa direzione si separano i due momenti dell’operazione ecfrastica – l’ekphrasis-come-processo e l’ekphrasis-come-testo – e si leggono in chiave dispositiva. Successivamente si approfondisce la temporalità del dispositivo testuale ecfrastico, rileggendolo come forma di integrazione della simultaneità spaziale tipica dell’immagine e della processualità consequenziale tipica del segno verbale. Infine, si osservano da vicino due realizzazioni ecfrastiche di Sanguineti – Reisebilder 14 e Cose 2 – che presentano un’articolazione temporale degna di nota, in cui visualità e verbalità si confrontano in maniera tale che se da un lato vengono sollecitati gli elementi processuali latenti nella prevalente simultaneità dell’immagine, dall’altro alcune porzioni di simultaneità caratterizzante dell’immagine vengono integrate nella prevalente processualità del testo ecfrastico.
This paper dives into some of the definitions of ekphrasis, from the classi-cal ones to more innovative. Firstly, the research aims to broaden the definition of the technique. To do so, it separates the two main moments of the ekphrastic opera-tion –ekphrasis as process and ekphrasis as text–, reading them as dispositifs. Sec-ondly, the temporality of the ekphrastic dispositifis deepened, interpreting it as a form of integration between the processuality of the verbal sign and the simultaneity of the image.Finally, it looks at two Edoardo Sanguineti’s poetic ekphraseis–Rei-sebilder 14 and Cose 2–that present a relevanttemporal articulation, allowing us to observe how the simultaneity of the ekphrastic object and the processuality of the poetic text are integrated and made to collaborate.
Keywords
Literature and Literary Theory, Ekphrasis, Dispositivo, Simultaneità, Processualità, Poesia Italiana, Dispositif, Simultaneity, Processuality, Italian Poetry

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Verdone, Alessio. “Il Dispositivo Ecfrastico e La Sua Temporalità.” ENTHYMEMA-INTERNATIONAL JOURNAL OF LITERARY CRITICISM LITERARY THEORY AND PHILOSOPHY OF LITERATURE, no. 32, 2023, pp. 49–64, doi:10.54103/2037-2426/19820.
APA
Verdone, A. (2023). Il dispositivo ecfrastico e la sua temporalità. ENTHYMEMA-INTERNATIONAL JOURNAL OF LITERARY CRITICISM LITERARY THEORY AND PHILOSOPHY OF LITERATURE, (32), 49–64. https://doi.org/10.54103/2037-2426/19820
Chicago author-date
Verdone, Alessio. 2023. “Il Dispositivo Ecfrastico e La Sua Temporalità.” ENTHYMEMA-INTERNATIONAL JOURNAL OF LITERARY CRITICISM LITERARY THEORY AND PHILOSOPHY OF LITERATURE, no. 32: 49–64. https://doi.org/10.54103/2037-2426/19820.
Chicago author-date (all authors)
Verdone, Alessio. 2023. “Il Dispositivo Ecfrastico e La Sua Temporalità.” ENTHYMEMA-INTERNATIONAL JOURNAL OF LITERARY CRITICISM LITERARY THEORY AND PHILOSOPHY OF LITERATURE (32): 49–64. doi:10.54103/2037-2426/19820.
Vancouver
1.
Verdone A. Il dispositivo ecfrastico e la sua temporalità. ENTHYMEMA-INTERNATIONAL JOURNAL OF LITERARY CRITICISM LITERARY THEORY AND PHILOSOPHY OF LITERATURE. 2023;(32):49–64.
IEEE
[1]
A. Verdone, “Il dispositivo ecfrastico e la sua temporalità,” ENTHYMEMA-INTERNATIONAL JOURNAL OF LITERARY CRITICISM LITERARY THEORY AND PHILOSOPHY OF LITERATURE, no. 32, pp. 49–64, 2023.
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  abstract     = {{In questo lavoro si ripercorrono alcune possibili interpretazioni dell’ekphrasis, da quelle classiche a quelle più innovative. In primo luogo, si cerca di superare definizioni che limitano la portata delle tecniche ecfrastiche, per rivolgersi verso prospettive più ampie che inglobino funzioni finora trascurate. Per andare verso questa direzione si separano i due momenti dell’operazione ecfrastica – l’ekphrasis-come-processo e l’ekphrasis-come-testo – e si leggono in chiave dispositiva. Successivamente si approfondisce la temporalità del dispositivo testuale ecfrastico, rileggendolo come forma di integrazione della simultaneità spaziale tipica dell’immagine e della processualità consequenziale tipica del segno verbale. Infine, si osservano da vicino due realizzazioni ecfrastiche di Sanguineti – Reisebilder 14 e Cose 2 – che presentano un’articolazione temporale degna di nota, in cui visualità e verbalità si confrontano in maniera tale che se da un lato vengono sollecitati gli elementi processuali latenti nella prevalente simultaneità dell’immagine, dall’altro alcune porzioni di simultaneità caratterizzante dell’immagine vengono integrate nella prevalente processualità del testo ecfrastico.}},
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